L’equipe dei docenti di strumento si è costituita a seguito di un’esperienza comune di anni di professionalità spesi nell’ambito della scuola e soprattutto nel panorama artistico del territorio e nazionale. Suddetti docenti condividono, infatti, oltre la presente ipotesi progettuale, stili e modalità di intervento didattico nonché forme e consuetudini di relazione con studenti e famiglie. All’interno del gruppo ogni singolo professionista conosce e rispetta le peculiarità dell’altro e determina su queste il personale contributo nelle azioni didattiche e comportamentali in base alle proprie esigenze e alle proprie motivazioni sempre nel rispetto di quelle degli altri componenti dell’equipe. La conoscenza e il rispetto del lavoro altrui è un aspetto di fondamentale importanza per la cooperazione fra docenti principalmente quando l’azione didattica, come in questo caso, prevede la partecipazione di un’utenza di allievi provenienti da molte classi afferenti anche a diversi consigli di classe. L’azione didattica del gruppo, pertanto, è tesa anzitutto al raggiungimento di comuni obiettivi specifici di apprendimento partendo dalla condivisione dei singoli percorsi didattici di classe che procederanno parallelamente alle attività della musica di insieme. I docenti che si alterneranno alle attività che coinvolgeranno diversi allievi di diverse tipologie strumentali sono ben coscienti del graduale percorso tecnico che svolgono con i loro docenti e di conseguenza potranno calibrare al meglio le attività comuni per una più coerente ed efficace crescita dei gruppi di musica di insieme. La condivisione dei singoli percorsi tecnici svolti nelle diverse classi coinvolte implica anche all’interno del gruppo di lavoro la sottoscrizione di un comune codice di relazione con gli studenti. Ogni singolo docente sarà il solo referente per le attività rispetto ai propri alunni e le rispettive famiglie. Si costruirà un favorevole clima di entusiasmo e condivisione degli obiettivi rendendo per gli allievi più favorevole la cornice di operatività in cui poter con legittima soddisfazione inserire la propria identità musicale. Il gruppo dei docenti facilitando, quindi, un clima di gratificante accoglienza e di stimolo all’autostima per gli allievi, non perderà, comunque, di vista la giusta misura di relazione con gli studenti evitando che un contesto amichevole possa dare adito ad ambigui comportamenti di allievi e docenti o in una perdita del ruolo educativo dei docenti e della scuola nel suo complesso.
Si precisa, in merito al gruppo di lavoro, che tutti i docenti sono disponibili a partecipare attivamente alle conduzioni delle attività orchestrali con i loro allievi dalla classe prima alla classe terza.
OBIETTIVI SPECIFICI
Senza ribadire gli obiettivi specifici di apprendimento enunciati nei programmi ministeriali di strumento musicale ai sensi del D.M.201/99 si potenzieranno e perseguiranno le seguenti competenze:
- sviluppo e potenziamento delle diverse tecniche di esecuzione a seconda dello strumento specifico;
- potenziamento della tecnica individuale per una valorizzazione delle eccellenze;
- recupero delle competenze di base dello strumento in caso di alunni con problemi tecnici;
- conoscere le fondamentali regole del fare musica insieme a seconda delle formazioni strumentali;
- collocare la propria identità di strumentista all’interno della fila e del gruppo orchestrale;
- Acquisire e sviluppare una memoria musicale consapevole;
- saper leggere ed interpretare il gesto del direttore d’orchestra;
- conoscere i ruoli, le regole e la disciplina dell’orchestra e delle principali formazioni di musica di insieme;
- imparare a collaborare in gruppo per una corretta condotta musicale di insieme;
- condurre un autonomo lavoro di fila (sezione archi, fiati, tastiere, percussioni) ai fini di una complessiva organizzazione orchestrale;
- comprendere la differenza e saper gestire la differenza di produzione del suono tra l’esecuzione solistica e quella orchestrale;
- saper gestire le differenti articolazioni di suono con coerenza rispetto alle diverse sezioni orchestrali;
- saper eseguire con consapevolezza brani di differenti stili, generi ed epoche;
- comprendere le principali tecniche di emissione di suono degli altri strumenti;
- imparare con il proprio strumento ad ispirarsi e ad imitare gli altri strumenti musicali per ampliare la propria gamma espressiva.
OBIETTIVI TRASVERSALI
- Acquisire e sviluppare le capacità logiche, critiche e creative;
- Acquisire metodo e autonomia nello studio;
- Sviluppare la socializzazione attraverso la condivisione ed il rispetto di regole comuni;
- favorire la socializzazione di ragazzi provenienti da classi e corsi diversi;
- sviluppare la capacità collaborativa all’interno di un gruppo ampio ed eterogeneo;
- prevenire comportamenti a rischio durante il tempo libero;
- offrire un contributo contro la dispersione scolastica;
- controllare le proprie strategie di apprendimento in relazione alle diverse situazioni.
ATTIVITÀ
Il nostro progetto prevede la costituzione di più formazioni musicali che lavoreranno in sinergia ed autonomamente a seconda delle esigenze e dei repertori individuati. Per dare spazio al maggior numero possibile di partecipanti da parte degli studenti verranno garantiti diverse tipologie di attività e diverse modalità di intervento didattico cercando di soddisfare contemporaneamente l’alta richiesta di partecipazione e la coesistenza di gruppi eterogenei in cui conciliare l’eccellenza con chi ha intenzione e l’esigenza di recuperare delle competenze di base.
Saranno costituiti almeno 2 formazioni orchestrali:
- Orchestra di Fiati
- Orchestra Sinfonica Scolastica
La creazione di gruppi differenziati per tipologia strumentale sarà utile a garantire una più precisa programmazione degli interventi didattici ed una più organica crescita del livello tecnico dei singoli musicisti e pertanto delle diverse sezioni dell’Orchestra Sinfonica. I docenti, secondo la propria disciplina, parteciperanno d’intesa coordinando i repertori e le modalità di attività delle diverse sezioni al fine di poter impegnare al meglio le diverse capacità dei singoli per guidare gradualmente i ragazzi verso una autonoma gestione tecnica dello strumento per una più facile e responsabile partecipazione ai diversi gruppi orchestrali.
Le diverse formazioni potranno, altresì, rispondere con più agilità alle esigenze della scuola nelle sue relazioni con il territorio e agli eventi cui la scuola è chiamata a partecipare. La possibilità, infatti, di avere dei gruppi più piccoli con repertori differenti non solo per tipologia può essere un utile strumento di rappresentanza delle attività della scuola fin dalla pubblicizzazione del PTOF in sede di continuità con le scuole elementari sia per la partecipazione della scuola a manifestazioni istituzionali. Come si evincerà anche dai curricula dei docenti, all’interno dell’equipe sono presenti tutte le professionalità atte a condurre con grande qualità e successo le attività dei singoli ensemble e a garantire agli studenti un apporto di professionisti non solo del mondo della scuola ma soprattutto del mondo artistico-musicale con comprovata esperienza nei generi di appartenenza.
La primissima fase delle attività prevede l’individuazione da parte dei docenti degli studenti e delle competenze utili alla partecipazione ai diversi ensemble. A seconda delle motivazioni, delle competenze e delle disponibilità, l’equipe ha il compito di orientare e formare i giovani musicisti verso un ensemble con i giusti tempi di approccio e di partecipazione senza forzarli dal punto di vista tecnico e motivazionale. I musicisti saranno l’espressione delle singole classi dei docenti facenti parte dell’equipe e verranno indicati dai docenti stessi.
Una volta individuati i musicisti e formate le diverse sezioni e i diversi ensemble il team di docenti procede con la stesura delle partiture che costituiscono i repertori delle quattro formazioni su definite. Grazie all’ausilio di una comprovata esperienza di arrangiamento e di composizione dei docenti dell’equipe, verranno stilate partiture che risponderanno prima di tutto agli obiettivi specifici e trasversali dell’azione didattica. I repertori spazieranno, pertanto, dal barocco al contemporaneo senza trascurare esperienze pop e jazz utili a valorizzare la dotazione organica e le caratteristiche timbriche di ogni singolo ensemble. In fase di definizione dei programmi si terranno presenti:
- esigenze di rappresentanza della scuola con l’inserimento degli inni nazionale ed europeo;
- esigenze di carattere didattico, privilegiando all’inizio brani di semplice armonizzazione e difficoltà tecnica adeguata alle fasi iniziali delle attività didattiche;
- esigenze motivazionali, scegliendo brani dal repertorio classico, pop e jazz che possano entusiasmare i ragazzi;
- esigenze di carattere artistico, consolidando la tradizione della Monterisi che vuole che ogni anno si componga un brano ex-novo per l’Orchestra Sinfonica.
Con i propri docenti nell’ambito del personale lavoro di classe gli studenti studieranno e affronteranno le prime difficoltà tecniche dei repertori individuati per poi confluire nelle prime prove a sezioni coordinate da tutti i docenti. Alla primissima fase di studio personale delle parti con l’ausilio dei propri docenti, seguirà la prima fase di prove di gruppo divisi in sezioni. Importante, infatti, è iniziare ad inserire con la dovuta tempistica e delicatezza l’esperienza di ogni singolo studente in gruppi man mano più larghi per potergli facilitare l’esperienza della musica di insieme. Fondamentale è la definizione delle regole e i primi principi del suonare insieme sotto la guida del direttore. Spiegare e definire i singoli elementi del gesto del direttore è fondamentale per strutturare un comune linguaggio gestuale noto a tutti i musicisti e a tutte le sezioni per poter più efficacemente giungere ad un lavoro con ensemble larghi senza creare confusione e perplessità negli orchestrali in erba. Dopo un lavoro di almeno due mesi di prove a sezioni e di ensemble piccoli, si arriverà a costituire i gruppi più larghi che coordinati e diretti dai docenti inizieranno a lavorare in comune sui repertori individuati. è necessario alternare in seguito prove a sezioni e prove di insieme per poter meglio controllare soprattutto le intonazioni delle singole sezioni e controllare che l’intervento didattico e la qualità delle esecuzioni siano congrue alle esigenze e ai parametri posti dai docenti. La musica di insieme, infatti, per i musicisti alle prime esperienze è di fondamentale importanza soprattutto per entusiasmare e consolidare l’appartenenza al mondo della musica, ma, d’altro canto, può essere molto pericolosa per la crescita tecnica dei singoli strumentisti se non è ben accompagnata e vigilata nelle sue fasi di attuazione divenendo una mera addizione di note e di musicisti. Le successive fasi di attuazione delle attività didattiche saranno calibrate secondo la partecipazione dei singoli ensemble ad eventi, concorsi e rassegne che potranno presentarsi durante l’anno scolastico.